Psicologa iscritta all’ Ordine degli Psicologi della Lombardia dal 03/03/2004 (n° iscrizione 7962) e Psicoterapeuta specializzata presso l’ Istituto Riza di Medicina Psicosomatica di Milano, ho integrato la conoscenza delle discipline occidentali con quella delle discipline orientali (Zen, Tao, ecc.) e tendo ad avere un approccio olistico nei confronti di ogni singolo individuo con cui entro in contatto.
Sono infatti estremamente convinta che ognuno di noi sia qualcosa di unico e irripetibile, esattamente come ognuno di noi ha un volto unico e irripetibile, e i cosiddetti “sintomi” (sia fisici che psichici) non si affaccino nelle nostre vite per farci del male, ma per spronarci a non essere omologati, ovvero a “individuarci” come direbbe C. G. Jung. Tutto ciò che dobbiamo fare è imparare a “tradurre” il prezioso simbolo che il sintomo contiene e intraprendere, con passione e coraggio, la strada della nostra Anima, unica e irripetibile.
L’ integrazione del mio percorso formativo e professionale con la Mindfulness e in particolare con la MBCT (Mindfulness basata sulla Terapia Cognitivo Comportamentale) mi ha aiutato, nella vita di tutti i giorni così come nel mio modo di “fare terapia”, a riconoscere il funzionamento della mente, notando come essa cerchi costantemente di scappare da ciò che non le piace e tenti di rincorrere e trattenere ciò che le piace, in un processo di controllo doloroso che non tiene conto del costante e incessante fluire mutevole di tutte le emozioni (positive, negative e neutre) e che ci separa dal qui ed ora, unico tempo a nostra disposizione, in cui, invece, vive “saggiamente” il nostro Corpo. Ecco che allora può esserci molto di aiuto apprendere il principio dell’accettazione, ovvero accogliere /dare spazio alle cose così come sono, quello dell’ osservazione curiosa e gentile di quanto che accade (al posto del giudizio), e quello dell’ equanimità, ovvero quella qualità del cuore, intrisa di saggezza, che ci permette di accettare il cambiamento e gli alti e bassi della vita con leggerezza e flessibilità, (da non confondere con l’indifferenza apatica o la semplice neutralità) senza irrigidirci nell’illusione di un io separato che controlla o subisce il flusso degli eventi.
Dott.ssa Stefania Paparella
Psicologa Psicoterapeuta
Iscritta all’Albo degli Psicologi della Lombardia dal 03/03/2004 con n. 7962
P.I. 05221830960